15 ottobre 2007

Blunote, Via Borsieri 37, Milano
Smisi di bere qualche anno fa perchè mi faceva soffrire, fisicamente.
Ma il dolore fisico a volte è proporzionale alla tristezza come in una di quelle fottute espressioni matematiche, e allora tanto valeva ricomniciare.
Avevo tre in matematica perchè non ho mai capito il senso di tutti quei numeri, tanto meno quello di quasi quarant'anni -40- di vita vissuta: non ero affatto contento.

Il bar era come al solito affollato, ma nulla se confrontato alle belle serate di qualche tempo fa con Amalia Grè al microfono.
La ragazzina sul palco indossava un vestito rosso e, come Giulia, era più bella che brava..
Lei non c'era, e forse non ci sarebbe più stata. Tentai, invano, di impormi un po' di menefreghismo per distolgliere la rampante ossessione, mentre l'ennesimo negroni rifletteva i miei occhi, e viceversa.

Non feci amicizia con nessuno tranne che con il barista, che per altro già conoscevo; ma non mi demoralizzai.
Se avessi voluto scopare, il Venerdì milanese proponeva, su vasta scala, locali colmi di donne obliquamente disponibili, e strade diritte affollate da puttane.
Io scelsi la terza opzione: dormire sarebbe stato un modo per non continuare a pensare inutilmente.

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