18 ottobre 2007

Appartamento sfitto. Viale Monte Ceneri 171, Milano
Lo specchio in anticamera riflesse la mia barba irrimediabilmente incolta. Cresceva troppo in fretta per i miei gusti, quasi quanto la polvere ai piani bassi degli edifici milanesi.
Il suo fermacapelli giaceva invece sul comodino senza un filo di sporco superficiale; cosa improbabile considerando il periodo di immobilità di circa una settimana. Sette -7- giorni trascorsi troppo celermente per non preoccuparmi sul serio.
Il fuggevole ricordo della sua voce sporcava la mia mente come fango sui tacchi a spillo di una puttana.

Ma non tutto il male giunse per nuocere in fondo. Qualche giorno dopo l'inizio del suo silenzio, redassi l’annuncio di scomparsa. Lo pubblicò una mezza dozzina di quotidiani locali, e stranamente venni ripagato. La signora proprietaria dello stabile fu gentile a mostrarmi dove Giulia, "una ragazza d’oro" a suo dire, aveva alloggiato per qualche mese.
La rapina alla Banca Popolare sottostante, avvenuta, sempre a suo dire, nel medesimo giorno della sua sparizione, mi fece poi riflettere...

...urla, spari, sirene e lei sola nella stanza, con il pensiero alla folla di giornalisti sotto il suo balcone...

...una zoomata o un apertura di campo avrebbe potuto sorprenderla, così come le riprese televisive alle manifestazioni studentesche avevano colto in flagrante migliaia di studenti modello.
Forse per questo aveva deciso di eclissarsi nuovamente.
Ma chi, nel frattempo, era rientrato in quella casa?

Nessun commento: